Ammortizzatori sociali: Governo ricorre e la Sardegna resta senza copertura

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Pubblicato Sabato, 21 Settembre 2013 15:28

Scritto da Redazione

Non ha adeguata copertura, secondo il governo l'impegno finanziario per un totale di 43,5 milioni di euro assunto dalla Regione Sardegna per finanziare gli ammortizzatori sociali anche in deroga, previsto nella legge n.17 approvata dall'Assemblea sarda lo scorso 26 luglio. Stamane il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnarla davanti alla Corte costituzionale, contestando la legittimita’ costituzionali dell'articolo 2 sugli ammortizzatori sociali e l'articolo 5 del provvedimento dal titolo "Ulteriori disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale" che era approdato in Aula con procedura accelerata. "La Corte costituzionale ha piu' volte precisato che la copertura delle nuove spese dev'essere in equilibrato rapporto con la spesa che s'intende effettuare negli esercizi futuri", sottolinea il ministero degli Affari regionali, che ha proposto l'impugnativa della legge, in riferimento alla sentenza n.272 del 2011. L'articolo 2 autorizzava per il 2013 l'amministrazione regionale ad anticipare 30 milioni di euro agli aventi diritto al trattamento di cassa integrazione e alle indennita' di mobilita', anche tramite apposita convenzione con l'Inps. Ma gli oneri - osserva il governo - non sono limitati all'esercizio finanziario 2013 e si ripercuotono anche sugli anni successivi, senza idonea copertura finanziaria. L'articolo 5 quantificava in 43,5 milioni di euro la spesa complessiva derivante dall'applicazione della legge. Ma anche in questo caso il Consiglio dei ministri non ha valutato esauriente la copertura finanziaria indicata, visto che "non risultano ne' riduzioni di precedenti autorizzazioni di spesa ne' modificazioni legislative che comportino nuove o maggiori entrate". Inoltre, argomenta il governo, "per gli anni successivi al 2015 la copertura degli oneri relativi all'articolo 1 e' rinviata a legge di bilancio", in contrasto con una legge del 2009. 

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