1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer

Quartu Sant’Elena: sanità dimenticata, la denuncia del Psd’az

Condividi

Il PSd’Az quartese denuncia in un’interrogazione l’inadeguatezza dei locali che ospitano il SerD a Quartu S.E., i tempi d'attesa infiniti per le pratiche del riconoscimento invalidità civile, la gestione e l’assunzione dei lavoratori interinali e la carenza di servizi nel litorale.

“È ormai sotto gli occhi di tutti lo stato in cui versa la sanità in città nel completo dimenticatoio da parte della Asl e delle istituzioni regionali alle quali i sardisti quartesi rivolgono un sentito appello affinché intervengano concretamente per offrire alla città adeguati servizi, verificando l'operato dei dirigenti” spiega la Capogruppo PSd'Az in Consiglio comunale Federica Angius illustrando l’interrogazione depositata agli atti “per richiamare la dovuta attenzione a quanto andiamo denunciando e sollecitare l’adozione di interventi urgenti ed immediati”.

In particolare Federica Angius invita il sindaco e l’Assessore alla Sanità “a verificare lo stato dei luoghi per rendersi conto della situazione insostenibile venutasi a creare, auspicando interventi urgenti finalizzati alla ubicazione del Servizio presso nuovi e idonei locali che permettano di garantire un’assistenza di qualità nel rispetto della sicurezza degli operatori, dei pazienti e della riservatezza ed alla riorganizzazione del Distretto sanitario con servizi più efficienti, nonché ad ampliare i servizi offerti ai cittadini quartesi”.

A tutto questo i sardisti aggiungono “la carenza di servizi sul litorale quartese e la poca trasparenza nell'utilizzo e nella gestione e assunzione dei lavoratori interinali”.

La vicenda non pare comunque destinata ad esaurirsi entro il perimetro del territorio comunale quartese poiché il Psd’Az cittadino preannuncia “interrogazioni in consiglio regionale, e ricorso alle opportune autorità con manifestazioni di protesta finalizzate a sensibilizzare l’intervento delle istituzioni competenti al fine di porre rimedio ad una situazione che per la terza città della Sardegna è semplicemente vergognosa”.

Nel Servizio di via Cavour, che segue circa 700 pazienti, attualmente prestano servizio 7 medici, 8 infermieri, 3 assistenti sociali, 2 amministrativi, molti dei quali a orario ridotto per motivi di salute o altre agevolazioni di legge. Questa è una dotazione organica – puntualizza la Capogruppo Angius – del tutto insufficiente per svolgere un adeguato servizio preventivo, di recupero e di informazione poiché il SerD di Quartu Sant’Elena è una struttura complessa che ha competenza su un territorio molto vasto e articolato che comprende Quartu S.E., Parteolla, Sarrabus Gerrei, Sarcidano, Barbagia di Seulo e Trexenta, ed è tale da non consentire spesso una ottimale gestione ed una efficace programmazione soprattutto in termini di prevenzione e informazione”.

Ed infatti, la denuncia dei Quattromori quartesi pare non trascurare neppure i dettagli: “Il cortile interno all'immobile nega l’accesso alle ambulanze in caso di urgenza in quanto non vi è una regolamentazione dell’accesso ai parcheggi dove si verificano fenomeni di degrado e di pericolo. L’edificio comporta inoltre, rilevanti criticità dovute all'ubicazione e alla mancanza di spazi per gli operatori e non solo. Del tutto insufficienti sono i servizi igienici, gli spazi adibiti a spogliatoi degli operatori,la sala d’attesa, l’archivio o la sala riunioni per ospitare gruppi terapeutici, fondamentali oggi per il buon funzionamento del servizio considerato che patologie dovute a uso di cocaina e/o a gioco d’azzardo, o nel trattamento degli ex detenuti, necessitano di supporto psicologico adeguato”.

A riguardo, Federica Angius sottolinea un ulteriore dato allarmante: “In questo contesto si deve tener conto che nella città di Quartu si registra un aumento del consumo di cocaina, e del gioco d’azzardo, per i quali necessita un intervento sia di tipo preventivo che di recupero”.

Ma la denuncia sardista non trascura neppure i locali inadeguati, ubicati nella via Cavour al n. 34 nel pieno centro storico della città: “il SerD è ospitato in un immobile costituito a piano terra, primo piano e da uno scantinato adibito a deposito di materiali e farmaci, soggetto ad allagamenti nei periodi di pioggia ma noi riteniamo che poca utilità avrà anche l'ampliamento dei nuovi locali della Asl in via Turati se a questi non verranno assicurati servizi efficienti, di qualità ed anche a favore dei cittadini del litorale”. Ora, dunque, si attendono soltanto le risposte ed i provvedimenti del caso ma "dinnanzi all'assenza di puntuali riscontri - conclude Federica Angius - il Psd’az cittadino annuncia fin d’ora che procederà a segnalare alle opportune autorità lo stato e la gestione della sanità quartese”.

Condividi

Chirca in psdaz.net