Con uffici del SAVI intasati, blocco delle iniziative ed ulteriore freno all'economia sarda

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Pubblicato Venerdì, 31 Ottobre 2014 02:00

Scritto da Francesco Angioi

Con l’approvazione della legge 116 dell’agosto 2014 il governo Renzi dichiarava di voler accelerare e semplificare molte procedure autorizzative appesantite da un controllo burocratico eccessivo.

L’art 15 della 116 ha apportato alcune modifiche al Testo Unico Ambiente, legge 152 del 2006 e successive modificazioni.

In particolare una modifica all’art 6 comma 7 dà alle regioni la possibilità di adeguare criteri e soglie dei progetti da assoggettare a verifica secondo criteri che il Ministero dell’ambiente dovrà definire con apposito decreto.

Fino all'entrata in vigore del suddetto decreto le procedure saranno dunque esaminate caso per caso.

Questa è una gravissima anomalia del sistema italiano perché il “caso per caso” sarà immediatamente adattato alle differenti situazioni, che la nostra burocrazia regionale gestirà, verosimilmente come ha sempre fatto, attraverso percorsi estremamente lenti e pieni di ostacoli.

Tutto questo richiama alla memoria le ben note intese a suo tempo previste dalle norme di attuazione del PPR di Soru, che tanto danno hanno fatto alla Sardegna favorendo solo particolari gruppi imprenditoriali.

Ovviamente gli uffici interpretano in modo restrittivo la possibilità che la legge concede alle regioni autonome e, nel dubbio, mandano a verifica di impatto ambientale (VIA) tutti i progetti sotto la soglia attualmente stabilita dalla normativa regionale con la Del. 34-33 dell’agosto 2012.

Non è difficile ipotizzare che gli uffici del SAVI saranno intasati di progetti bloccati anche di modesta entità e molti imprenditori, visti i tempi ed i costi di questa procedura farraginosa, preferiranno rinunciare alla realizzazione delle opere.

In ultima analisi, io credo che l’intendimento del governo fosse ben altro, e per la Sardegna in particolare tutto ciò costituirà un ulteriore freno alla sua  debole economia che sarà molto difficile da sopportare.

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