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Mozione Indipendenza, voto marca distanza incolmabile da società reale di parte Consiglio regionale

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“Il pronunciamento del Consiglio regionale sulla nostra mozione per l’indipendenza della Sardegna ha ben evidenziato l’incapacità di alcune parti politiche di cogliere ed interpretare una sensibilità popolare che è oggi largamente diffusa, certificando per l’ennesima volta la distanza che le separa dalla società reale, ed anche una nota e ricorrente sudditanza psicologica nei confronti delle centrali partitiche romane”. Lo ha dichiarato il Segretario Nazionale del Psd’az Giovanni Angelo Colli, commentando l’esito del dibattito odierno in Consiglio regionale sulla mozione sardista che richiedeva che la dichiarazione di indipendenza della Sardegna fosse sottoposta al voto del popolo sardo attraverso il referendum consultivo. “Dobbiamo purtroppo registrare che per alcuni consiglieri regionali vale maggiormente l’obbligo di difendere la formale unità della Repubblica italiana che quella nazionale del Popolo sardo, come chiaramente dimostrato dalle eccezioni sollevate – prosegue Colli – al fine di negare il diritto del Popolo sardo di esprimersi liberamente attraverso lo strumento democratico del voto”. Ma per il Segretario Colli, si tratta comunque di un risultato positivo poiché “attraverso la mozione è stato segnato molto chiaramente il perimetro entro il quale intendiamo portare avanti il processo di indipendenza della Sardegna, che non potrà in nessun caso prescindere dall’effettivo e profondo coinvolgimento di tutti i sardi ed ancor prima da una condivisione politica, che sia la più ampia possibile”.

 

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