Regolamento A.Do.S.

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Art. 1. L’Associazione

1. L’Associazione è un centro di vita associativa autonomo, a carattere volontario, democratico e progressista; è istituita ai sensi dell’Art. 29bis dello Statuto del PartiduSardu - Partito Sardo d’Azione e non persegue finalità di lucro.

2. La denominazione ufficiale completa è “Associazione delle Donne Sardiste”, in sigla “A.Do.S.”.

3. Il simbolo dell’Associazione è la bandiera del PartiduSardu - Partito Sardo d’Azione con al centro una Dea madre color oro.

4. È la diretta erede dell’“Associazione Femminile per la Rinascita Isolana” fondata il 28 Maggio del 1949 da Margherita CiampoBellieni e si ispira all’ideologia sardista ponendo alla base del suo impegno una politica di prospettiva comune volta all’affermazione dell’emancipazione femminile ed al superamento delle differenze di genere, nel solco degli insegnamenti e dell’impronta culturale tracciata da Marianna Bussalai. 


 

Art. 2. Valori

1. L’Associazione Donne Sardiste si propone di rendere le donne sarde protagoniste attive nello sviluppo del territorio sotto il profilo culturale, professionale, politico, attraverso l’affermazione della propria identità, contribuendo altresì all’accrescimento della partecipazione nella vita pubblica, sostenendo una fattuale attuazione delle pari opportunità e l’eliminazione degli stereotipi di genere.

2. L’Associazione promuove e sostiene la creazione di una rete tra le iscritte al PSD’Az garantendo il pluralismo in ambito professionale, culturale e politico, volta allo scambio di esperienze e alla valorizzazione delle singole competenze.

3. Intende la vita associativa quale esperienza comunitaria, per favorire la maturazione delle singole personalità e la valorizzazione dell’identità volta al reciproco rispetto, all’educazione, all’impegno sociale e alla partecipazione.

4. Opera sui temi della conoscenza quale strumento di libertà, eguaglianza, solidarietà e giustizia, opponendosi a qualsivoglia tipo di violenza, sia essa fisica che psichica, e ad ogni forma di ignoranza, discriminazione, e marginalizzazione. 


 

Art. 3. Finalità

1. L’Associazione delle Donne Sardiste si prepone di incoraggiare e organizzare ogni forma di volontariato attivo, al fine di salvaguardare e recuperare lo spirito sociale e comunitario, anche attraverso la collaborazione con altri Enti o Associazioni.

2. Promuovere lo sviluppo e la diffusione di una reale cultura paritaria, il riconoscimento dell’identità di genere e la valorizzazione dell’immagine della donna sarda che nei secoli si è distinta nei più disparati ambiti, dandone giusta evidenza attraverso una precipua divulgazione.

3. Operare per una adeguata sensibilizzazione sui problemi sociali, individuando e percorrendo fattivamente idonei canali di comunicazione, sia rivolti al Partito che all’intero corpo sociale, attraverso la promozione delle proprie attività tramite la pubblicazione e pubblicizzazione cartacea o on-line, nonché mediante l’ausilio di differenti prodotti editoriali, ivi compresi quelli multimediali, e l’utilizzo di social network.

4. È attenta alle esigenze che investono la sfera economica ed occupazionale, si rende attiva e partecipe nei confronti delle Istituzioni facendo proposte per Disegni di legge, modifiche delle leggi in vigore, protocolli, e presentaprogetti che portino all’eliminazione delle diseguaglianze di genere.

5. L’Associazione riconosce come sia necessario agire nei vari ambiti della sfera sociale operando nella formazione, tenendo in considerazione specificatamente quella giovanile, per favorire lo sviluppo di una coscienza collettiva sensibile ai problemi dell’odierna società, siano essi ecologici, sociali o ambientali, per il ripristino di quell’equilibrio che lega indissolubilmente uomo, natura e ambiente.


 

Art. 4. Compiti e Scopi sociali

1. L’Associazione delle Donne Sardiste organizza, in autonomia o con la collaborazione di Enti pubblici o privati, Istituti, Università, Biblioteche, etc., conferenze, convegni, seminari, gruppi di studio, incontri e spettacoli, attinenti gli aspetti della vita sociale ed economica locale, con particolare riguardo a quelle realtà che più di altre influiscono sui ruoli della donna e sulle condizioni della famiglia.

2. Promuove incontri e collaborazioni, anche in ambito internazionale, con associazioni e movimenti,femminili e non, al fine di stimolare una maggiore partecipazione della collettività alla vita pubblica e politica.

3. Per conseguire gli scopi delineati nel presente Regolamento l’Associazione delle Donne Sardistesi propone di:

a)Sviluppare e gestire progetti di carattere turistico, sociale, ricreativo, sportivo, e ogni altra iniziativa finalizzata a promuovere il benessere e l’ accrescimento individuale e sociale, con particolare attenzione alla tutela dei diritti e della dignità della persona, in particolare della donna, procedendo anche alla pubblicazione di atti e documentazione.

b) Partecipare a bandi, concorsi, progetti, indagini e ricerche, nonché all’assegnazione di fondi per la realizzazione di attività culturali e sociali per l’analisi della figura femminile nei vari settori della cultura (letteratura, filosofia, arti, musica ecc.)

c) Monitorare i tempi di attuazione di leggi, programmi, progetti ed attività inerenti la condizione femminile, e studiare ipotesi di soluzioni ai particolari problemi emergenti;

d) Organizzare corsi di formazione in materia di pari opportunità, cultura, ed educazione al diritto, nonché tutte quelle tematiche utili al miglioramento personale e professionale dell’individuo, sostenendo di fatto attività legate ai principi solidaristici e mirate a far prendere coscienza la popolazione delle realtà sociali e culturali.

e) Sostenere la creazione di fondi ed agevolazioni a favore dell’imprenditoria femminile in collaborazione con gli Enti e le Istituzioni competenti in materia di impresa.

f) Supportare le campagne di sensibilizzazione contro l’uso stereotipato e strumentale dell’immagine della donna nella pubblicità e nei media, come mero oggetto di consumo, anche segnalando le immagini lesive della sua dignità.

4. Per il proprio funzionamento e per il conseguimento degli scopi sociali, l’Associazione si avvale dell’attività volontaria e gratuita delle proprie associate e di professionisti esterni, singoli o collettivi, come Istituti di Ricerca, Enti specializzati, con i quali si relazionerà tramite appositi Accordi e Convenzioni.

5. Le iniziative ufficiali dell’Associazione delle Donne Sardiste dovranno essere sottoposte alla Segretaria organizzativa che, previa approvazione da parte del Consiglio Direttivo, ne stilerà il calendario.


 

Art. 5. Composizione e Modalità di partecipazione dei soci

1. Fanno parte dell’Associazione delle Donne Sardiste i soci ordinari, i soci simpatizzanti ed i soci sostenitori che accettano e sottoscrivono il presente Regolamento.

2. I soci ordinari sono nel contempo tesserati sia all’A.Do.S. che al ParduSardu-Partito Sardo d’Azione.

3. I soci simpatizzanti sono tesserati soltanto all’A.Do.S.

4. La qualità di socio sostenitore è riconosciuta, senza distinzione di genere, a tutti coloro che apportino propri contributi all’A.Do.S., di carattere sia materiale che immateriale.

5. I Soci ordinari e simpatizzanti che intendano far parte dell’Associazione dovranno avanzare richiesta compilando in ogni sua parte il modulo d’iscrizione, che verrà fornito in forma cartacea o elettronica, nei tempi e secondo le modalità previste per il tesseramento al PartiduSardu- Partito Sardo d’azione.


 

Art. 6. Diritti e doveri

1. I Soci che hanno accettato e sottoscritto il Regolamento dell’Associazione delle Donne Sardiste condividono gli scopi dell’Associazione e desiderano perseguire i fini della stessa e sono soggetti ai seguenti diritti e doveri:

a)Impegnarsi affinché gli scopi dell’Associazione vengano perseguiti e attuati;

b)Partecipare alle attività promosse dall’Associazione;

c)Usufruire di tutti i servizi forniti dall'Associazione.


 

Art. 7. Decadenza o Perdita della qualità di soci

1. I Soci perdono l’appartenenza all'Associazione delle Donne Sardiste per:

a) Decadenza;

b) Dimissioni, che devono essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo;

c) Sospensione, espulsione o radiazione per gravi incompatibilità con i fini e gli scopi del presente Regolamento;

d) Appropriazione indebita dei fondi sociali, atti, documenti, progetti o idee di proprietà dell’Associazione;

e) Inosservanza delle disposizioni del Regolamento e delle eventuali deliberazioni degli Organi sociali;

f) Fatti che possano recare pregiudizio sia al nome che all’immagine dell’Associazione;

g) Danni arrecati ai locali utilizzati dalla stessa ed alle attrezzature di sua pertinenza.

In caso di dolo, il danno dovrà essere risarcito.

2. Contro ogni provvedimento di sospensione, espulsione o radiazione, entro 30 giorni dalla notifica è ammesso il Ricorso alla Presidente dell’Associazione, per i quali – in via definitiva – deciderà il Consiglio Direttivo.


 

Art. 8. Organi dell’Associazione - Elezioni - Durata in carica

1. Sono organi dell’Associazione delle Donne Sardiste:

a)L’Assemblea Generaleè formata da tutti i soci ed elegge al suo interno -con lista bloccata- il Consiglio Direttivo.

Potranno far parte di essa, su espressa richiesta e a titolo di uditrici, le aspiranti socie. Queste ultime non hanno diritto di voto e non sono utili per il raggiungimento del quorum previsto dal presente Regolamento.

Decadono dall’Assemblea Generale i soci che sono assenti per tre volte consecutive, senza previa giustificazione indirizzata alla Presidente che, dopo averne preso atto, ne dà comunicazione agli organi competenti.

b) La Presidente - ha la rappresentanza legale dell’Associazione, è responsabile di ogni attività della stessa, e convoca e presiede il Consiglio Direttivo e l’Assemblea generale;

c) La Presidente Vicaria - collabora con la Presidente e, in caso di assenza o impedimento, ne assume le veci e le funzioni;

d)La Segretaria Amministrativa - si occupa di ogni aspetto amministrativo dell’Associazione; redige i verbali delle sedute e li sottoscrive con la Presidente;

e)La Segretaria Organizzativa - si occupa di ogni aspetto organizzativo dell’Associazione, e cura il raccordo con i differenti territori.

f) Il Consiglio Direttivo è composto da un massimo di undici membri.

Elegge al suo interno la Presidente, la Presidente Vicaria e la Segretaria amministrativa.

Individuati ambiti territoriali omogenei, designa un portavoce per ogni territorio. Stabilisce annualmente il costo della tessera dei soci simpatizzanti.

Nell’ambito delle proprie funzioni, per compiti operativi o di consulenza, il Consiglio direttivo può avvalersi di persone fisiche -anche soci- o giuridiche, e di commissioni di lavoro, in grado, per competenze specifiche, di contribuire alla realizzazione di programmi mirati.

2. Tutte le cariche sociali sono assunte e assolte a titolo gratuito e devono essere ricoperte esclusivamente da donne e di norma durano in carica 3 anni.


 

Art. 9. Convocazioni e Funzionamento

1. Gli organi dell’Associazione delle Donne Sardiste sono regolarmente convocati tramite comunicazione telematica a mezzo di posta elettronica certificata e sarà cura dei soci l’eventuale recapito della giustificazione in caso di impossibilità a partecipare.

2. L’Assemblea generale si riunisce in via ordinaria su convocazione della Presidente o di un suo delegato, almeno una volta l’anno, e in via straordinaria ogni volta se ne rilevi necessità o ne faccia richiesta la maggioranza semplice dei componenti.

3. L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione se sono presenti almeno la metà + 1 dei soci aventi diritto al voto deliberante.

4. Se non si raggiunge il quorum sarà necessaria la seconda convocazione - indetta un’ora dopo la prima- nella quale non occorrerà il quorum di presenze.

5. Nel caso di decisioni riguardanti persone, si vota segretamente. Le decisioni verranno prese in ogni caso a maggioranza qualificata dei presenti.

6. Di ogni seduta dovrà redigersi il verbale firmato dalla Segretaria Amministrativa e controfirmato dalla Presidente su apposito libro. Esso dovrà riportare esattamente quanti voti di consenso, dissenso, astensione sono stati espressi per le singole proposte poste all’O.d.G.

7. In caso di parità di voti si pone l’obbligo di rinviare la votazione della deliberazione alla seduta successiva. Nel caso in cui si ottenga ancora parità di voti, sarà determinante il voto della Presidente.

8. L’Assemblea Generale adotta un programma annuale di attività stabilendone i criteri di attuazione e può costituire commissioni permanenti e gruppi di studio istituiti in relazione ad esigenze particolari, per la ricerca e l’esame di specifici problemi di competenza.

9. Entro il 31 Dicembre di ogni anno, a cura della Presidente, l’Associazione delle Donne Sardiste presenterà al Consiglio Nazionale del PartiduSardu – Partito Sardo d’Azione una relazione contenente il resoconto delle attività svolte e delle problematiche sociali emerse nel corso delle proprie attività, riservandosi di esprimere parere non vincolante su programmi ed azione politica del PartiduSardu – Partito Sardo d’Azione, relativi alle questioni di propria competenza.


 

Art. 10. Mezzi finanziari

1. I mezzi finanziari per l’attività dell’Associazione delle Donne Sardiste sono costituiti dal tesseramento e da altri contributi volontari.

2. A chiusura dell’esercizio, annualmente, l’Associazione delle Donne Sardiste presenterà ai soci, a cura della Segretaria Amministrativa e della Presidente, la relazione dell’attività svolta ed il rendiconto analitico delle spese che sarà approvato dall’Assemblea generale dei soci.


 

Art. 11. Sede

Le sedi dell’Associazione delle Donne Sardiste sono, di norma, le medesime del PartiduSardu – Partito Sardo d’Azione.


 

Art. 12. Modifiche del Regolamento

Il Regolamento può essere modificato dal Consiglio Direttivo con propria deliberazione, acquisito il parere dei soci. Il parere dovrà essere espresso nel termine di gg. 15 dalla notifica della proposta.La proposta di modifica deve essere approvata a maggioranza di due terzi dei componenti.


 

Art. 13. Disposizioni transitorie e conclusive

Il Regolamento entra in vigore a far data dal 14 Dicembre 2014. 

Fino alla prima convocazione dell’Assemblea generale dell’Associazione delle Donne Sardiste, il Consiglio Direttivo sarà eletto dalle socie fondatrici.