La girandola di poltrone al Comune di Sassari certifica il fallimento politico e amministrativo della maggioranza che guida la città

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Scritto da Giancarlo Acciaro

L’ennesima girandola di poltrone andata in scena al Comune di Sassari è la certificazione del fallimento politico e amministrativo della maggioranza che guida la città.

A meno di un anno dal termine del mandato elettorale, la Giunta di Nicola Sanna è riuscita a distinguersi solamente per:

·       l’alto grado di litigiosità in seno alla coalizione di governo,

·       l’eterna conflittualità tutta interna al Partito Democratico, determinata da una lotta fratricida per la gestione del potere,

·       la sostituzione degli assessori dimissionari o dimissionati,

·       la precarietà e incapacità amministrativa,

·       l’assenza di idee e progettualità politica,

·       il degrado in cui versa il Centro Storico,

·       non aver saputo svolgere il ruolo guida nella “Rete Metropolitana del Nord Sardegna”.

Mentre la società moderna sta subendo trasformazioni epocali, è mortificante assistere ancora alle vecchie logiche di alcuni personaggi che, ben consci dell’essere sul viale del tramonto politico, cercano di assestare gli ultimi colpi nel posizionare i loro fedelissimi in posizioni strategiche, siano essi posti in Giunta o in enti di sottogoverno.

L’overdose da potere di chi tira le file nel Sassarese ed alla Regione Sarda, ha fatto sprofondare nel baratro un intero territorio, che sta assistendo inerme alla perdita di rappresentatività di Sassari e di tutto ciò che in passato rappresentava.

L’instabilità ed insipienza politica della città capoluogo di Provincia, sommato all’evanescenza dell’Amministrazione di Porto Torres ed all’inadeguatezza di quella di Alghero, hanno letteralmente favorito il “Cagliaricentrismo” spostando i centri decisori negli assessorati regionali e nei CdA delle multinazionali che operano nell’”Area Vasta”.

Passare il tempo a porre pezze per turare le falle di una maggioranza che fa acqua da tutte le parti, ha distolto l’attenzione da una crisi che ha investito tutta quell’area che Sassari avrebbe dovuto rappresentare. Ed è così che abbiamo dovuto assistere:

·       al declino dell’Aeroporto di Alghero ed alla poca attenzione sul porto di Porto Torres;

·       ai tempi sulla politica industriale dettati da Eni, che fa solo i suoi interessi;

·       all’assenza di programmazione sulla politica energetica, in primis la non chiarezza su deposito costiero di GNL e Rigassificatore;

·       ad una sanità all’insegna della precarietà e improvvisazione, con liste d’attesa inaccettabili.

Mettere rimedio allo sfascio creato da questo gruppo dirigente non sarà per niente facile. E non aiutano certo i modelli che si stanno coniando, improntati da incontri tra sommatorie di sigle e di nomi fini a se stessi.

Va piuttosto creata una coalizione che, prima di parlare di chi la deve guidare, si accordi su un’idea di sviluppo condiviso dell’intero Sassarese. Sassari ha tutte le condizioni per essere il punto di riferimento politico dell’intero territorio e non può assolutamente rinunciare al ruolo che le compete.

Il PSd’Az è pronto a fare la sua parte senza preconcetti ma anche senza subalternità alcuna. Ha a tutt’oggi un accordo privilegiato con la Lega, accordo che ha consentito al Partito di Salvini di raccogliere in Sardegna il consenso più alto rispetto a tutte le regioni del Sud Italia. Da qui si deve partire.

Prima delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Sassari, ci aspetta un altro appuntamento elettorale, quello delle Regionali Sarde, che per noi hanno un valore politico Nazionale.

Con gli amici della Lega dobbiamo affinare strategie che ci portino a migliorare lo straordinario risultato del 4 di marzo e questo senza primogeniture o fughe in avanti da parte di nessuno. La competizione è con gli avversari, non tra alleati.

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Documento politico – Sezione Futuro e Indipendenza - Sassari

Gian Carlo Acciaro – Segretario della Sezione e Consigliere Nazionale PSd'Az

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