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Solinas (Psd’az): Oggi l’Autonomia regionale compie 67 anni nel silenzio generale e distratto della politica

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Oggi l'Autonomia regionale compie 67 anni nel silenzio generale e distratto della politica, che dedica invece grande attenzione all'ennesimo proconsole romano che viene ad assumersi la paternità di fondi per larghissima parte già della Regione”.

Questa la dura presa di posizione del Capogruppo Psd’az Christian Solinas, intervenuto all’apertura dei lavori dell'Assemblea dedicati anche oggi all’esame della Legge Finanziaria regionale. “Il 26 febbraio 1948 veniva infatti promulgata la la legge costituzionale n. 3 di approvazione dello Statuto Sardo. A distanza di un secolo dalla scellerata fusione perfetta con gli Stati di terraferma del 1847, che cancellava i plurisecolari istituti statali dell'Isola, dal suo storico Parlamento alla Reale Udienza, la Sardegna ritrovava il riconoscimento di preesistenza della sua identità di Popolo, e con l'istituzione di Questa Assemblea legislativa – spiega il Capogruppo Psd’az – il potere di darsi proprie leggi seppure con riferimento a determinate materie e comunque in armonia con la Costituzione, i principi dell'ordinamento e nel rispetto degli obblighi internazionali”.

Solinas ha inoltre ricordato la mozione sardista n. 115, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio, per riaffermare il valore identitario della bandiera sarda: “Conosciamo la sua sensibilità sul tema e comprendiamo che l.'attuale sessione di bilancio non le consenta oggi di sospendere i lavori per discutere di questi temi ’- ha detto l’esponente sardista rivolgendosi direttamente al Presidente del Consiglio Ganau – ma le chiediamo di poter convocare solennemente il Consiglio per il 10 marzo, data di entrata in vigore dello Statuto, per svolgere la mozione ed avviare una riflessione sullo stato dell'Autonomia”.

Per Solinas non si tratta di un’autocelebrazione: “È un'esigenza forte e viva, soprattutto in un tempo quale quello che viviamo in cui lo Stato afferma un disegno di retroguardia neocentralista e la specialità viene messa in discussione”.

Da qui l’invito del Capogruppo sardista: “In un tempo dove molte forze politiche italiane e non presenti in quest'Aula dimenticano con troppa facilità e danno per scontato il grande sacrificio che questa Autonomia è costata a tanti sardi, facciamo appello al sentimento di amor proprio di questo Popolo e delle sue istituzioni perché, come stigmatizzava un celebre verso della nota poesia di Martha Medeiros erroneamente attribuita al grande Pablo Neruda, lentamente muore chi distrugge l'amor proprio...”.

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