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Sarritzu (Psd’az), massima allerta per materiali scolastici di fabbricazione orientale

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Mancano pochi giorni all'inizio della scuola per gli studenti residenti in Sardegna (a Quartu Sant'Elena sono circa 6000 ragazzi, divisi tra scuola dell'Infanzia, Primaria e Scuola Media).

Sono questi gli ultimi giorni in cui le famiglie, tra mille disagi, si apprestano ad acquistare i materiali necessari agli alunni.

Ho notato che la qualità e la sicurezza del materiale didattico sono aspetti che molto spesso vengono sottovalutati, soprattutto in un periodo come questo, in cui le famiglie cercano giustamente di risparmiare.

Purtroppo non molte persone sono a conoscenza di quali pericoli nascondano alcuni materiali che vengono usati per realizzare numerosi oggetti necessari per la scuola.

È bene quindi informarsi a fondo: stiamo infatti assistendo nel resto d'Italia maxi sequestri di materiale didattico soprattutto di origine cinese, e in ogni caso venduti da chi non è in regola con la legge.

A Quartu Sant’Elena, per esempio, abbiamo già avuto segnalazioni sospette: penne, pennarelli, evidenziatori potrebbero infatti contenere inchiostri o coloranti tossici per la salute dei bambini, e trattandosi di prodotti spesso privi di marchi, e non conformi alla normativa europea e nazionale, non solo è difficile stabilirne la provenienza, ma vi sono alte probabilità che possano essere tossici e pericolosi.

La circostanza, su cui occorre fare molta attenzione, è ovviamente confermata dal bassissimo prezzo di vendita.

Perciò, nel lanciare l'appello alle famiglie a prestare attenzione a questi prodotti di fabbricazione orientale che, dietro il prezzo conveniente, potrebbero nascondere grandi pericoli per la salute degli alunni e non solo, ho invitato le autorità competenti, NAS, autorità sanitarie e polizia locale a intensificare i controlli sugli esercizi commerciali gestiti dai cinesi e dagli ambulanti non autorizzati, soprattutto in prossimità dell'apertura del nuovo anno scolastico, a voler tempestivamente informare le istituzioni e la cittadinanza ogni volta che dai controlli emergano profili di rischio per la salute, e ovviamente a segnalare tutti gli esercizi commerciali che abbiano venduto materiali pericolosi.

Nel confermare che non si tratta di discriminare particolari razze, ma di lottare per tutelare la salute pubblica, ho dato istruzioni affinché gli esercizi abusivi o che operino in dispregio alle leggi siano prontamente pubblicizzati nella bacheca comunale e in tutti i canali mediatici.

 

 

(Guido Sarritzu è Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Quartu Sant'Elena)

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