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L’oscurantismo nelle amministrazioni locali tarda a farsi da parte: il caso di Serramanna

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È passato un anno e mezzo dall’insediamento dell’attuale amministrazione comunale di Serramanna, ma la mancanza di trasparenza e l’insufficiente orientamento al coinvolgimento ed alla partecipazione dei cittadini, diventano ogni giorno sempre più evidenti.

Il sindaco e la sua maggioranza, infatti, oltre ad aver disatteso la mozione sulla “diretta web delle sedute consiliari”, approvata all’unanimità dal Consiglio, continuano a contravvenire allo statuto comunale e al senso civico presentando le proposte in Consiglio Comunale senza prima sottoporle alla valutazione e approvazione delle Commissioni Consiliari.

Questa amministrazione, insomma, non pare che guardi tanto al futuro, adeguando le prospettive politiche e la propria condotta all’evolversi dei tempi, ma pare invece aver sposato una linea “oscurantista”.

Infatti, a differenza di tanti altri comuni, continua inspiegabilmente a negare ai propri cittadini la possibilità di verificare e visionare,attraverso il sito internet istituzionale, gli atti adottati da Giunta e Consiglio, limitandone la consultazione da parte dei cittadini, soltanto per 15 giorni e tramite l’albo pretorio.

Tale atteggiamento, unito al fatto che il Consiglio Comunale viene convocato “il minimo indispensabile”, dimostra, se mai ve ne fosse bisogno, e riconferma, la scarsa propensione al confronto pubblico che caratterizza la Giunta Murgia.

Un sindaco, una volta eletto, diventa il Sindaco di tutti, nella consapevolezza che esistano e vadano rispettate e coinvolte, tutte le rappresentanze politiche comunali, che, per inciso, sono determinate da un’espressione del voto popolare.

Ora, invece, in occasione di cerimonie, celebrazioni e manifestazioni indette dall’Amministrazione Comunale, si continua a confermare la totale inadeguatezza a rappresentare per intero la collettività serramannese.

Infatti, contravvenendo palesemente a tutte le regole ed agli ordinamenti, non ultimo lo Statuto comunale, non è mai stato esteso, in nessuna occasione alle rappresentanze delle opposizioni, l’invito a partecipare a cerimonie come, per ultimo, a quella della commemorazione dei caduti in guerra.

Pur tuttavia  si registra sistematicamente, accanto alle autorità locali, il presenzialismo di alcuni soliti e ingombranti personaggi, che nulla hanno a che vedere con ruoli istituzionali, ma, e al di là delle proprie intenzioni, riescono soltanto a rappresentare al meglio quel modo di fare e di intendere la politica che oramai, ed in tutta evidenza, la storia e l'intera cittadinanza hanno dimostrato di volersi lasciare alle spalle.

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