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Ennesimo stop a Ddl su finanziamento pubblico ai partiti per assenza Governo

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L'assenza del governo in commissione Affari Costituzionali riunitasi oggi per discutere il testo sul taglio del finanziamento pubblico ai partiti la dice lunga sul suo impegno verso l'abolizione. Come si ricorderà, la decisione di rinviarlo in commissione venne adottata dall’Aula della Camera con 184 voti di differenza. La mancanza di un rappresentante dell'esecutivo ha ovviamente portato alla sospensione della seduta. Così la discussione del disegno di legge subisce l’ennesimo rallentamento. Eppure il primo ministro Enrico Letta, sia a maggio che a luglio 2013 aveva solennemente promesso: “Non faremo passi indietro sull’abolizione”. A quanto pare, invece, l’odissea del testo sul finanziamento pubblico ai partiti non sembra destinata a concludersi in quella direzione ma mira in tutta evidenza al mantenimento dei fondi, magari riducendone progressivamente l’entità, fino al 2017.

La tanto decantata abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, fatti salvi gli annunci fuorvianti su Twitter del primo ministro Enrico Letta, si sta rivelando in realtà, il primo e certo non iltimo imbroglio del governo delle larghe intese.

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