Presentada de su libru "I luoghi dell'anima" de Michele Pinna

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Pubblicato Sabato, 04 Maggio 2013 22:04

Scritto da Redazione

Sezis totus cumbidados su 11 de Maju a sas 18.30 in su teatru comunale de Terralba a sa presentada de su libru "I luoghi dell'anima" de Michele Pinna, Diretore Iscientìficu de s'Istitutu de Istudios e Chircas "Camillo Bellieni" de Tàtari. Bos isettamus in meda!

Presentazione del libro "I luoghi dell'anima" di Michele Pinna

Siete tutti invitati l’11 maggio alle 18,30 presso il teatro comunale di Terralba alla presentazione del libro "I luoghi dell'anima" di Michele Pinna, Direttore Scientifico dell’Istituto di Studi e Ricerche “Camillo Bellieni” di Sassari. Vi aspettiamo numerosi!

"I luoghi dell'anima" di Michele Pinna è un’opera poliedrica, nella quale sono anche molto presenti le immagini e i luoghi dell’infanzia dell’autore, visti in modo non nostalgico, ma come se rappresentassero la base della ricerca del tempo futuro. Un’opera che, perciò, non è solo un saggio; è poesia, narrazione, didattica, soprattutto è ricco di pathos e non è assolutamente un trattato di metafisica, come qualcuno potrebbe erroneamente pensare leggendo il titolo. Qui, molto acutamente si “esplora” piuttosto la Sardegna, le sue vicende storiche, letterarie, linguistiche e culturali di nazione senza Stato, ovvero di nazione che appartiene, nella consapevolezza di chi scrive, ad uno Stato, quello italiano, “non per nascita, non per destino necessario ma per un'avventura della storia, iniziata nei primi decenni del Settecento, quando l'Isola dopo la dominazione iberica, e la sua crisi, venne ceduta dalle potenze europee, prima agli Asburgo d'Austria e poi ai Savoia”.

Ma della Sardegna, se ne esplorano anche i percorsi delle costruzioni letterarie e della sua lingua nazionale, che le congiunture della storia ne hanno fatto “una lingua e una letteratura di minoranza, di scarso prestigio e di scarsa circolazione, nella speranza che una nuova sensibilità e una nuova visione del mondo risarcisca il suo popolo e gli restituisca quanto la storia gli ha tolto”.

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