L’indicazione del futuro Presidente dei Sardi non può nascere da meschine e subdole intese di bottega di chi agisce nell’ombra in cerca di posti al sole

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Quando ci si avvicina ad una competizione elettorale come quella del rinnovo del Consiglio Regionale, è normale che gli organi d’informazione si cimentino nel pubblicare le nomination più accreditate a ricoprire la carica di Governatore della Sardegna.

Quello che, viceversa, normale non è, ed ancor meno è nobile, sono le alchimie di pseudo strateghi della politica isolana, che pensano di ritagliarsi un ruolo inventandosi candidature più o meno credibili da dare in pasto ai media, anche solo per smontarne altre, magari più accreditate.

Essere riusciti a riempire le campagne di false serre coperte di pannelli fotovoltaici, non da automaticamente il titolo di politico razza che può permettersi tali libertà… tutt'altro.

Di questo genere di personaggi, che agiscono nell'ombra in cerca di posti al sole, ne conosciamo diversi, alcuni militavano anche nel PSd’Az: escono dal letargo quando sentono il profumo del potere e non si mettono scrupoli a saltare per primi sul carro di chi è dato per vincente.

Poi vi è un’altra categoria di aspiranti Governatori dell’Isola, quella degli autoreferenziali ed eterni trasformisti che pensano ogni volta di rifarsi una verginità. Per intenderci coloro che combattono quotidianamente il centro-sinistra, pur esprimendo assessori in Giunta Regionale in questi ultimi disastrosi 5 anni, ed occupando tutt'ora il potere che gli deriva dall'essere organicamente alleato.

L’indicazione del futuro Presidente dei Sardi non può nascere da meschine e subdole intese di bottega, ma dovrà essere l’espressione di un chiaro e condiviso percorso politico/programmatico che disegni il futuro della Sardegna e del suo orgoglioso Popolo. Accordo di programma che sappia coniugare:

·       lo sviluppo delle campagne con quello del turismo globale dell’Isola,

·       la riconversione industriale con la fiscalità di vantaggio, (Zona Franca ed altro),

·       il sistema portuale e aereo con una vera continuità territoriale,

·       il mondo della cultura con quello dell’economia,

·       l’artigianato, il commercio e la piccola impresa con il credito e la semplificazione burocratica,

·       Il cittadino e la socialità con la Politica in senso lato.

Senza un progetto credibile e percorribile, sviluppato con tutti gli attori che hanno titolo a realizzarlo, qualsiasi nome fallirebbe ancor prima di cominciare.

Il PSd’Az è pronto a fare la sua parte ed ha al suo interno le figure in grado di governare questo processo. Siamo altresì convinti che il rapporto stretto con la Lega di Matteo Salvini, oggi può essere quella cinghia di trasmissione per trasformare i sogni, le aspirazioni e le ragioni storiche dei sardi in realtà ed in provvedimenti legislativi che facciano rinascere e risplendere la Sardegna.

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Documento politico – Sezione Futuro e Indipendenza Sassari

Gian Carlo Acciaro Segretario della Sezione e Consigliere Nazionale PSd'Az