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Il PSd’Az sulla legge per l’istituzione dell'Agenzia sarda delle entrate

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Il Consiglio regionale ha approvato il passaggio agli articoli del testo unificato: "Istituzione dell'Agenzia sarda delle entrate (ASE)". (5(PLIP).

La relazione di minoranza è stata svolta dal Segretario nazionale del PSd’Az Christian Solinas che, in premessa ha voluto rilevare il significato politico dell’abbandono dei lavori d’aula da parte dei due consiglieri diSoberania e Indipendentzia sulla questione di Tossilo: “La volontà di ignorare le decisioni del Consiglio da parte della maggioranza e della giunta ormai sta diventando una consuetudine”.

Il leader sardista ha quindi ricordato che pure durante i lavori della commissione su questo Testo Unificato “la maggioranza ha inteso sorpassare la concertazione e il dialogo ed ha voluto aderire alla proposta della giunta. Se ci fossero stati i lavori della sottocommissione avremmo sicuramente potuto contribuire a rendere questo testo condiviso e più efficace. Solinas è stato molto critico sul testo che arriva in aula”.

Ma la il rilievo più significativo del Segretario dei Quattromori ha avuto per oggetto il conto economico della stessa Agenzia: “Questa agenzia – ha domandato Christian Solinas – a cosa serve se non può incamerare un euro in più? Per ogni euro che incassa avremo costi altissimi. Inoltre, ci saranno passaggi ulteriori e un appesantimento del procedimento. Doveva essere affrontato il tutto con una diversa ottica, invece di fatto si limita a recepire quello che già c’è. Questa agenzia è solo un grande ufficio studi. Ma abbiamo valutato – ha chiesto ancora – quanto costa questo ufficio studi alla collettività?

Al fronte di un gettito che è in costante contrazione, la maggioranza decide di aumentare i costi per la collettività. Bene farebbe questo Consiglio a riflettere”.

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Di sotto il testo integrale dell’intervento del Segretario nazionale del PSd’Az Christian Solinas tratto dal Resoconto della CXCVIII Seduta del Consiglio Regionale della Sardegna di Martedì 18 ottobre 2016 - Presidenza del Presidente Gianfranco GANAU - Discussione generale del testo unificato: "Istituzione dell'Agenzia sarda delle entrate (ASE)". (5(PLIP)-187-246/A), della proposta di legge di iniziativa popolare - Comitato promotore Associazione ricerca e progetto: "Proposta di istituzione e disciplina del servizio di riscossione dei tributi e di altre entrate nella Regione autonoma della Sardegna, ai sensi degli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3". (5) (ex n. 7/XIV), della proposta di legge Solinas Christian - Carta Angelo - Orrù - Pittalis - Rubiu - Dedoni - Oppi - Cappellacci - Floris - Pinna Giuseppino - Tatti - Crisponi - Cossa - Fenu - Truzzu - Zedda Alessandra - Locci - Cherchi Oscar - Fasolino - Peru - Tocco - Tunis - Randazzo - Tedde: "Istituzione dell'Agenzia sarda delle entrate (ASE). (187) e del disegno di legge: "Istituzione dell'Agenzia sarda delle entrate" (246)

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PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Christian Solinas, relatore di minoranza.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az),relatore di minoranza.Grazie, Presidente, signor Vicepresidente, colleghe e colleghi. Non passerà inosservato il fatto che la minoranza non ha depositato la relazione di minoranza che accompagna questo testo unificato, e credo che questa ragione vada argomentata e spiegata, ma ben si innesta anche nei ragionamenti che hanno caratterizzato l'avvio di questa seduta.

Io credo che non si possa lasciar passare così inosservato l'abbandono dell'Aula da parte di 2 colleghi consiglieri come gesto di attenzione da parte di tutti rispetto all'esigenza di ripristinare una grammatica istituzionale dei rapporti tra Consiglio ed Esecutivo. Anche la mancata presentazione di questa relazione vuole significare e stigmatizzare un fatto che è accaduto.

Nella Commissione competente sono confluite diverse proposte e disegni di legge, si era deliberata l'istituzione di una sottocommissione per la redazione di un testo che cucisse insieme le diverse proposte, la maggioranza ha inteso unilateralmente invece sorpassare questa decisione e aderire alla proposta della Giunta in maniera unilaterale.

Credo che se vi fossero stati lavori in sede di sottocommissione, avremmo potuto contribuire a rendere questo disegno di legge, o meglio questo testo unificato, un testo maggiormente condiviso e riteniamo anche più efficace. Crediamo che vi siano delle criticità fortissime, perché di fatto al netto della soddisfazione del narcisismo nominalistico di dire: "Abbiamo un'agenzia sarda delle entrate", e lo dice l'esponente di un partito che ha una storia di rivendicazione rispetto a questa agenzia, non credo che sia oggi il meglio che si possa fare per questa Regione, perché questa agenzia cosa ha di diverso dalla ARASE?

Dov'è lo strabismo di un'Aula che sopprime la ARASE e oggi restituisce un'altra agenzia, senza che questa agenzia abbia in previsione di incamerare un solo euro in più. L'unica cosa che sappiamo è che per ogni euro che la Regione incasserà, noi avremo un costo di produzione di quell'euro superiore - 2 milioni e mezzo di euro a regime - perché questo è il costo dichiarato dell'operazione.

Sappiamo anche che si introdurrà un doppio passaggio. Mentre oggi i tributi che devono essere incassati dalla Regione vengono riversati sulle case della Regione, dopo questa legge vi sarà un passaggio ulteriore, perché affluiranno dentro le casse dell'agenzia sarda delle entrate e poi successivamente, con provvedimento della Giunta, si stabiliranno tempi e modi di riversamento sulle casse della Regione, quindi anche un appesantimento del procedimento.

E allora io credo che avremmo dovuto affrontare il tutto con una prospettiva un attimo più ampia, perché l'agenzia sarda delle entrate ha un senso letta unitamente alla partita delle entrate, letta unitamente alle norme di attuazione, e avrebbe dovuto rappresentare una frontiera avanzata rispetto alle rivendicazioni in quei termini. Invece, di fatto, si limita a recepire quello che già c'è; non potrà fare accertamento, perché tributi propri non ne abbiamo, se non tributi propri derivati, e potremmo semplicemente fare un grande ufficio studi, ma abbiamo valutato questo ufficio studi quanto costa alla collettività sarda?

Noi saremmo stati molto d'accordo su una posizione più avanzata da parte di tutti, che abbiamo peraltro sollecitato, che era quella di andare a mettere nella partita della contrattazione con lo Stato un'agenzia che avesse maggiori margini anche all'interno delle norme di attuazione, ma con le norme che richiamava del decreto legislativo numero 114, di fatto, non c'è stato dato nessun margine in più rispetto ai margini che avevamo fino a prima dell'adozione di quelle norme.

Pertanto non si comprende, a fronte di un gettito che addirittura è in contrazione, non lo dico io, lo dice la Corte dei conti nelle sue relazioni, stiamo andando al ritmo di meno 13, 35 per cento annui, quindi con una contrazione delle risorse da riscuotere noi aumentiamo i costi, perché ci mettiamo sopra un'agenzia che può soltanto scartare fotografie a quello che succede, perché non ha poteri di accertamento, non ha poteri di riscossione, non ha alcun potere concreto.

Questa non è l'agenzia sarda delle entrate che noi Sardisti abbiamo sognato, non credo sia l'agenzia sarda delle entrate che i sardi hanno preconizzato anche con una proposta di legge d'iniziativa popolare, per cui riteniamo che bene farebbe questo Consiglio a spendere una riflessione in più piuttosto che una riflessione in meno, e forse aderire alla proposta del collega Pittalis, e rinviare alla riflessione della Commissione il testo sarebbe la soluzione più adeguata.

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