Del PSd’Az la prima Interrogazione nella storia della Città metropolitana di Cagliari, contro la concessione di spazi pubblici per manifestazioni antisemite

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È a firma sardista la prima Interrogazione nella storia della Città metropolitana di Cagliari.

L’ha presentata Franco Magi, neoeletto Consigliere metropolitano nella lista dei Quattromori per chiedere “sic et simpliciter” al Sindaco metropolitano Massimo Zedda di emettere una apposita ordinanza per “vietare l’uso di qualsivoglia locale pubblico a Cagliari per manifestazioni antisemite e di boicottaggio dello Stato di Israele”, e se in qualità di Sindaco metropolitano intenda “suggerire” al Commissario straordinario di Monserrato di comportarsi alla stessa maniera. Di sotto il testo integrale dell’interpellanza del Consiglio metropolitano sardista.

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IL SOTTOSCRITTO FRANCO MAGI, CONSIGLIERE DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI CAGLIARI, INTERROGA IL SINDACO METROPOLITANO PER SAPERE:

- premesso che nella città di Cagliari, più precisamente presso la MEM Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, il giorno sabato 16 aprile ore 17.30 parrebbe sia stata organizzata la presentazione di un libro del giornalista inglese Alan Hart dal titolo “Sionismo, il vero nemico degli ebrei”;
- premesso altresì che all’interno dell’area metropolitana di Cagliari, più precisamente nel Comune di Monserrato, il giorno venerdì 15 aprile ore 18.00 - presso la sala multimediale del Comune in piazza Maria Vergine - parrebbe sia stata organizzata la medesima presentazione;
- considerato che le predette conferenze risulterebbero organizzate dalla Comunità palestinese in Sardegna e dall’ARCI Sardegna, ma sarebbero finanche patrocinate dalla Citta di Cagliari - che ospita nella locandina persino il logo “Cagliari 2015, capitale italiana della cultura” e del Comune di Monserrato, il cui stemma appare anch’esso nella locandina;
- appurato che tale presentazione, che prevede la presenza oltreché dell’autore inglese anche dell’italiano Diego Siracusa, si caratterizza incontrovertibilmente per antisemitismo e becero pacifismo radical chic. 
I due signori sono infatti molto conosciuti negli ambienti nostrani della sinistra radicale, in quanto il primo è uno dei campioni di complottismo anti-Israele, avendo persino affermato che la strage dell’11 settembre fu causata probabilmente dagli agenti del Mossad che avrebbero deviato la rotta degli aerei, il secondo è conosciuto come un simbolo del moderno antisemitismo di casa nostra;
- valutato l’elevato concentrato di banalità, mistificazioni e bugie di tali premenzionate e ridicole affermazioni;
- considerato che analogamente a quanto fatto dalla CGIL a Sassari, anche a Roma l’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani, ha ritirato la propria presenza allo stesso evento perché chiaramente antisemita;
- valutato che si ritiene oltremodo indegno ed inopportuno che una pubblica amministrazione patrocini o offra ospitalità ad un “convegno” - che invero rappresenta un ombrello di copertura sotto il quale si celano numerose organizzazioni radicali contrarie ai processi di pace - contro lo Stato laico e democratico di Israele;
- ritenuto di offrire un breve cenno sullo Stato di Israele, in quanto talvolta gli organi di stampa veicolano notizie artatamente deformate e prive di veridicità:
a) Israele è l’unica democrazia di tutto il Medio-Oriente, all’interno del quale convivono liberamente tutte le religioni, le culture, gli orientamenti politici e sessuali. Gli arabi ed i mussulmani sono integrati anche nella Knesset (parlamento) e perfino nell’esercito. Infatti, i soldati musulmani che prestano servizio militare nelle IDF giurano la loro fedeltà sul Corano;
b) Israele è l’unico rifugio nella turbolenta macro area mediorientale dove i cristiani possono vivere in sicurezza, in cui possono prosperare, e dove regnano la libertà di espressione e quella religiosa. I cristiani sono in grado di praticare le loro tradizioni religiose, possono essere eletti al parlamento e hanno pieni diritti democratici. E’ quindi l’unico paese dell’intero Medio-Oriente dove la popolazione cristiana cresce e prospera;
c) Israele rispetta da sempre i diritti delle donne: la dichiarazione d'indipendenza israeliana afferma che "lo Stato... assicurerà completa uguaglianza di diritti sociali e politici a tutti i suoi abitanti senza distinzione di religione, razza o sesso". La legge israeliana vieta la discriminazione basata sul genere sessuale nel mondo del lavoro imponendo un pari trattamento economico; 
d) nonostante il suo piccolo territorio sia circondato a nord dall’ISIS e da Hezbollah, a Gaza da Hamas e Jihad Islamica, nel Sinai da ISIS e jihad globale, Israele mantiene una qualità di vita europea con scuole, discoteche, teatri, ospedali, parchi, sport, spiagge, turismo, ricerca etc…; 
e) Israele ha il più alto tasso di durata degli studi e di scolarizzazione del Medio-Oriente, e in Asia è al vertice con Corea del Sud e Giappone;
f) Israele Possiede l’esercito più umano e più legale del mondo. 
Sono due i valori fondamentali che contribuiscono all’unicità dell’esercito israeliano: la priorità della vita umana e l’etica degli armamenti. La concezione della vita umana come prioritaria è generata dalla convinzione che ogni individuo ha diritto alla propria dignità e impone a ciascun soldato il dovere di rispettare e proteggere il diritto di ognuno alla vita. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa – che ha una missione in Israele dal 1948 – riconosce che questi valori sono conformi al Diritto Internazionale Umanitario;
g) Le Forze di Difesa israeliane – uniche al mondo – hanno un processo giuridico-decisionale molto rigoroso in ogni operazione anti-terrorismo o di guerra. 
Oltre a precise informazioni di intelligence, sono previste strette consultazioni con gli avvocati e prudenti criteri per gli attacchi. Le IDF, durante l’operazione Margine Protettivo, hanno risolto i dilemmi di fronte a ogni bersaglio dal momento che uno dei principali intenti era quello di evitare il più possibile danni ai civili. “se un avvocato dice che un bersaglio non è legale, il comandante non può contestare la valutazione e non può ordinare l’attacco”. Le condizioni per l’esecuzione dell’operazione (stabilite dagli esperti legali delle Forze di difesa israeliane) prevedono osservazione e monitoraggio in tempo reale, attacco notturno, preavviso efficace mediante colpo d’avvertimento a salve o a basso impatto sul tetto dell’edificio per avvertire gli occupanti che è in arrivo un attacco vero e proprio. Vengono inoltre lanciati numerosi volantini che preannunciano l’imminente attacco, del tipo: “Abitanti di Jabalya - - dovete lasciare subito le vostre case perché stiamo per attaccare. Proteggete la vostra vita, spostatevi nel centro di Gaza”. Ulteriori avvisi vengono poi inviati attraverso segnali luminosi sparati da droni. Uno sforzo tanto più complesso in ragione del fatto che l’organizzazione terrorista di Hamas che governa Gaza ha tra le sue strategie proprio quella di mischiarsi completamente alla vita civile, costruendo basi di lancio e depositi di armi in zone densamente abitate quando non direttamente in edifici residenziali, ospedali e scuole, utilizzando abitanti e malati come scudi umani. Preavvertire gli abitanti di Gaza di fronte all’incursione imminente non rappresenta sicuramente una soluzione alle sofferenze né una garanzia contro il rischio che persone innocenti vengano coinvolte. Ma salva delle vite e indica l’attenzione che Israele mantiene costante mentre agisce per difendere la sua popolazione civile, che continua a essere oggetto deliberato degli attacchi di Hamas;
h) gli israeliani non accoltellano i turisti per strada. Non lanciano quotidianamente razzi contro le abitazioni civili. Non incitano i giovani al martirio imbottendoli di esplosivo. Si difendono;
i) il sistema sanitario dello Stato d’Israele è un vero e proprio benchmark, punto di riferimento per tutti i paesi aderenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità. 
Il “cattivissimo” Israele ha curato recentemente il fratello di Abu Mazen, che vive in Qatar ed è gravemente malato, peraltro nello stesso ospedale dove sono stati curati anche la moglie e il cognato di Abu Mazen E' risaputo che Israele cura anche i suoi nemici, ma sorprende che si continui ad accusare Israele di genocidio contro il popolo palestinese;
j) Israele ha una infrastruttura molto ben sviluppata della ricerca medica e paramedica nel campo della bioingegneria, che facilita una vasta sfera di indagini scientifiche, molto utili nella produzione di farmaci di vario tipo;
k) Israele è sempre in prima linea nelle missioni umanitarie a favore di paesi colpiti da catastrofi: Terremoto ad Haiti ed in Nepal, tsunami in Sri Lanka e Giappone, tifone nelle Filippine o altri disastri in Turchia, India, Messico, El-Salvador, Grecia, Rwanda, Armenia, Indonesia e Nuova Guinea. 
Basti pensare che, come già era accaduto in Giappone nel 2011 e ad Haiti nel 2010, Israele è il Paese che ha inviato i maggiori aiuti per gestire l’emergenza in Nepal. Già poche ore dopo il terremoto sono arrivati a destinazione 260 militari dell’Idf, perlopiù riservisti esperti in operazione di ricerca e recupero. La seconda maggiore missione è stata quella della Gran Bretagna, con una squadra di 65 uomini;

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO, IL SOTTOSCRITTO INTERROGA IL SINDACO METROPOLITANO PER SAPERE

- se condivida le parole usate dal nostro Premier Matteo Renzi alla Knesset il Parlamento israeliano “chi boicotta Israele, boicotta se stesso e tradisce il proprio futuro”;
- se intenda sic et simpliciter emettere una ordinanza vietando l’uso di qualsivoglia locale pubblico a Cagliari per manifestazioni antisemite e di boicottaggio di Israele, e se in qualità di Sindaco metropolitano intenda “suggerire” al Commissario straordinario di Monserrato di comportarsi in conformità;
- se ritenga che i c.d. boicottatori di Israele ed i loro numerosi accoliti – qualora animati da reale e sincero spirito per la causa palestinese – dovrebbero anche:
a) Controllare tutte le medicine, assicurandosi di non avere pillole, gocce, pozioni etc. fabbricati da Abic o Teva. E’ infatti un piccolo prezzo da pagare per la campagna contro Israele;
b) boicottare i seguenti prodotti e brevetti (lista esemplificativa e non esaustiva):
• semplicissimo esame del sangue che distingue fra casi leggeri e casi gravi di Sclerosi Multipla;
• un apparecchio inventato e prodotto in Israele aiuta a ripristinare l’utilizzo di mani paralizzate; 
• innovazione che sostituisce la maschera da inalazione con una macchina per la somministrazione di farmaci che provvede al sollievo dei piccoli pazienti e dei loro genitori;
• la maggior parte dei sistemi operativi Windows che sono stati sviluppati da Microsoft-Israel da personale israeliano;
- se sia consapevole che contro gli israeliani e gli ebrei in particolare esistono pregiudizi inaccettabili, frutto di disinformazione e di rancore ideologico;
- se non ritenga di offrire un contributo economico finalizzato ad un noleggio di un volo charter per consentire ad organizzatori ed eventuali partecipanti all’evento – meglio se di sesso femminile visto il notorio “rispetto” per le donne - di spostare lo stesso nella “democratica” Gaza, ovvero nei territori occupati dalle “generose ed altruiste” milizie dell’ISIS, magari con il gratuito patrocinio della città di Raqqa, ovvero ancora in Nigeria nelle aree controllate dalla pacifica “organizzazione umanitaria” di Boko Haram.

Capoterra, 14-04-2016

Il Consigliere metropolitano Franco Magi