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Riforma enti locali: 1200 emendamenti per richiamare la Giunta ad una maggiore riflessione

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"Abbiamo presentato 1200 emendamenti, utilizzando gli strumenti parlamentari a disposizione delle minoranze, per testimoniare ancora e con forza l'esigenza che tutte le forze politiche, sociali, economiche e culturali trovino un momento adeguato di riflessione, di studio e di analisi su questa riforma decisiva per il futuro di tutti noi".

Questa la dichiarazione del Segretario nazionale PSd'Az Christian Solinas a margine della seduta del Consiglio regionale sul D.L. 176 per il riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna. "Dinanzi ad una legge che incide così profondamente sull'architettura dei rapporti istituzionali, sociali ed economici dell'Isola, -ha proseguito l'esponente sardista -  abbiamo chiesto alla Giunta ed alla maggioranza uno spazio di approfondimento in più.

Si tratta di un argomento complesso, di misure che potranno determinare la sopravvivenza o meno di intere comunità locali e non si può affrontare con la fretta o sotto la minaccia di una chiusura anticipata della legislatura." Il leader dei quattromori si è poi rivolto direttamente al Presidente Ganau osservando come "Sappiamo che sono in corso alcune interlocuzioni con il sistema delle autonomie locali. Riteniamo che il Consiglio Regionale debba esprimersi all'esito di questa fase e non in corso d'opera, recuperando il proprio ruolo parlamentare di luogo di sintesi delle differenti istanze e sensibilità."

Solinas ha infine concluso: "Giudichiamo sbagliato questo approccio disarticolato e settoriale al tema delle Riforme: sanità, regione, enti locali, urbanistica stanno viaggiando tutte su canali differenti e spesso contraddittori. Ciò che emerge è l'assenza di un' idea complessiva di Sardegna e del suo futuro.

Manca un filo conduttore che riporti ordine nel sistema e disegni un futuro armonico ed equilibrato per l'intero territorio regionale. Altrimenti si alimenta la rottura della pacifica convivenza civile  col riemergere dei contrasti tra centro e periferie, tra nord e sud, tra città e campagna, tra zone interne e costiere."

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