1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer

Senza coerenza e continuità fra parole e fatti c'è il pericolo che possa venir meno anche l'onesta politica

Condividi

La misura della custodia cautelare inflitta pochi giorni or sono dalla Procura della Repubblica di Oristano al Sindaco del Comune di San Giovanni Suergiu, Federico Palmas, fa' riesplodere ancora una volta la questione della amministrazione della “cosa pubblica” e, per la prima volta in forma così grave, in un Comune di 6000 abitanti, quale San Giovanni Suergiu. Se le ipotesi verranno confermate, la fiducia degli elettori che col voto di quattro anni or sono hanno eletto Sindaco Federico Palmas, risulterà evidentemente mal riposta e tradita. Lungi da me l'intento di esprimere un giudizio su fatti che non conosco e che meritano i dovuti approfondimenti in altre sedi, ma qualche riflessione politica è comunque doverosa. Ancora una volta gli avvenimenti confermano che non hanno alcun valore gli slogan da campagna elettorale con cui molti candidati si presentano agli elettori come nuovi in politica, e per questo incontaminati e garanti di chissà quale onestà e trasparenza nelle procedure e negli atti amministrativi, che una volta eletti alla carica andranno a deliberare. Se non c'è coerenza e continuità fra parole e fatti c'è il pericolo che possa venir meno anche l'onesta politica. Nel corso dell'ultima consiliatura, recatomi alcune volte  a seguire qualche seduta del Consiglio  Comunale di San Giovanni Suergiu , come cittadino e come Segretario di Federazione del Sulcis del Partito Sardo d'Azione, dinanzi a domande rivolte doverosamente da alcuni consiglieri di minoranza  al Sindaco in tema di procedure sull'affidamento di alcuni appalti pubblici, ho udito risposte non chiare e tanto meno esaustive da parte di un'amministrazione di maggioranza che della chiarezza e trasparenza aveva fatto il suo cavallo di battaglia, salvo poi, una volta eletta, non dover dare tante risposte proprio in tema di trasparenza negli atti pubblici a domande apparse persino irritanti. Dove è andata a finire la voglia di trasparenza, la voglia di spalancare porte e cassetti degli uffici comunali ai cittadini per far vedere a tutti cosa e come produce un'amministrazione comunale? Si tratta, ovviamente, di una domanda retorica poiché, purtroppo, simili atteggiamenti finiscono per produrre ulteriore disaffezione tra gli elettori verso la politica e da questi verso i futuri candidati alle prossime elezioni, a cui toccherà molto verosimilmente l’onere di doversi scrollare di dosso anche questo peso morale lasciato dall'amministrazione precedente.

Mario Cocco - Segretario della Federazione PSd'Az del Sulcis

Condividi

Chirca in psdaz.net