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Con i mondi di sopra, di mezzo e di sotto, viene fuori anche la verità della finta accoglienza

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Gli italiani e i sardi sono stati bacchettati per lunghi mesi con l'accusa di essere razzisti. Il concetto di accoglienza e' stato usato come una clava contro chiunque osasse fare una minima osservazione su quanto stava accadendo. Un complessa operazione navale, Mare Nostrum, ha garantito che oltre 130.000 "profughi" fossero prelevati addirittura dentro le acque libiche e portati ai porti di accoglienza. Illustri personaggi, altissime cariche dello Stato sono stati evocati per tacitare tutti di razzismo e fascismo e ci hanno fatto sentire degli esseri senza cuore. L'Italia per bocca loro diventava il primo paese "accogliente" del mondo garantendo servizi e denaro a chiunque si presentasse su una bagnarola a poche miglia dalle coste africane. Questa accoglienza ci costa centinaia di milioni di euro e gli accolti sono trattati come milioni di italiani sognano di essere trattati. Il primo sospetto, ma non lo si poteva dire, viene dai numeri, come mai 130.000 profughi in Italia con grande dispiego di mezzi, e poche, pochissime migliaia in Spagna, Grecia, Francia e nulla attraverso il Mar Nero, Bulgaria, Romania ecc. (eppure i profughi sono anche siriani, Kurdi, e di quei paesi in mano all'ISIS)? Ma oggi le risposte stanno arrivando, la verità su questa finta accoglienza sta venendo fuori, il Vaso di Pandora sta rivelando il vero volto della gigantesca operazione "umanitaria" che sta mettendo in crisi e a rischio il quieto vivere e l'ordine pubblico delle nostre città.

Le indagini dei magistrati romani ai quali si stanno affiancando quelle di altre Procure, stanno infatti dando il giusto connotato a questa gigantesca operazione di "solidarietà" che unico scopo aveva se non quelle di mettere le mani su centinaia di milioni di euro.

Criminali rodati come Carminati, i suoi luogotenente ben inseriti in Coop, organizzazioni umanitarie e di assistenza, con complicità ad ogni livello (verranno fuori certamente altri nomi eccellenti) hanno attivato e gestito un business formidabile tanto da far affermare in una telefonata intercettata che "l’immigrazione rende più del traffico della droga”.

I Rom, i profughi somali, eritrei, siriani e di un minestrone di altri paesi, i campi profughi, gli alberghi a 4 stelle, centri di accoglienza costosissimi, case private in affitto, sono elementi di un vertiginoso giro di milioni di euro al di sopra dei quali la voce e le azioni di altissimi personaggi, di funzionari, di esponenti politici di sinistra e di destra hanno tuonato coprendo tutto e tacitando da razzisti chiunque osasse dire soltanto un misero "ma".

Ho ancora negli occhi le frasi pro profughi riportate dalla stampa, che altissime cariche hanno pronunciati in merito e che ci hanno fatto sentire ospitati in casa nostra.

Son sicurissimo che le indagini del magistrati porteranno a mettere a nudo tutta l'organizzazione complessa e capillare, montata a spese nostre senza risparmio di mezzi economici, civili e militari, che non poteva non avere un centro logistico organizzativo anche nei luoghi di partenza.

Il reclutamento e l'organizzazione nei paesi di partenza non è' cosa da poco; i così detti scafisti non possono essere gli unici organizzatori del movimento di questa imponente massa di gente.

Un centro logistico creato nei paesi africani deve aver gestito e coordinato partenze, attivato soccorsi in mare, allertato il prelievo in mare e l'organizzazione terrestre, avvalendosi dei mezzi dello Stato che ordini e direttive politiche mettevano a disposizione.

Il coperchio sollevato a Roma rivela un mondo di malaffare senza limiti né frontiere nel quale sono profondamente inseriti illustri personaggi di Stato.

Altro che tacitare gli italiani e i sardi di razzismo, non dimentico le parole di qualche sindaco ed esponente politico in occasione della rivolta di Sadali.

Altro che accoglienza, altro che profughi: esseri umani sono stati trasformati in carne da business!

Che vergogna!

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