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Grazie alla Scozia l'Europa dei popoli da oggi è meno sogno e più orizzonte

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Alex Salmond, leader dello SNP scozzese, non ha vinto il referendum per l'indipendenza.

Ha però raggiunto quota 45% contro tutto il mondo occidentale, mobilitato all'unisono per fermarlo.

La Scozia è sostanzialmente divisa in due ed il vento di libertà che soffia dal Nord non lascerà indifferente il governo britannico, così come non lascerà indifferente l'Europa.

La scossa è stata avvertita ed il principio di autodeterminazione dei popoli, sancito dall'ONU, non può essere invocato a corrente alternata.

L'antidoto ad una Europa degli Stati, incapace di dare risposte per i veti contrapposti dettati da supremazie statuali, può essere solo una Europa dei popoli, ed ieri il seme è stato posto.

Noi sardisti auspicavamo un risultato diverso, pur consapevoli che la partita era difficile per il coinvolgimento di interessi economici e geo-politici rilevanti.

E' stata persa una battaglia sul filo di lana, ma la guerra - democratica - continua.

E tornando ai fatti di casa nostra abbiamo di che impegnarci per bloccare la svolta neo-centralista di Roma proprio nel momento in cui l'Inghilterra, ad opera del referendum, allargherà i cordoni della borsa che vedrà una Scozia più sovrana.

Un applauso al popolo Scozzese, un rinnovato impegno per l'Europa dei popoli che da oggi è forse meno sogno e più orizzonte.

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