Rapporto Crenos certifica crisi irreversibile, Psd'az chiede risposte immediate

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“Più che un rapporto sullo stato dell’economia, leggiamo la certificazione di una crisi che minaccia di essere irreversibile e che impone al Governo regionale della Sardegna ed tutta la classe politica di farsi carico di soluzioni immediate che vadano finalmente oltre gli slogans e le frasi fatte della retorica elettorale”.Lo ha dichiarato il Segretario Nazionale del Psd’az Giovanni Angelo Colli, commentando i dati contenuti nel ventesimo rapporto del Centro ricerche economiche nord sud) presentato oggi a Cagliari.“L’incremento altissimo della disoccupazione che cresce di oltre sessanta punti percentuali dal 2007 al 2012si accompagna ad altri numeri impressionanti degli indicatori statistici, fra i quali spicca il calo drastico delprodotto interno lordosardo – spiega Colli – confermando quanto non sia più rinviabile l’adozione di opportuni correttivi come per esempiola fiscalità di vantaggio della Zona franca,tali dasciogliere drasticamente i nodi fondamentali che bloccano la crescita di qualunque libera intrapresa economica, a cominciare dall’opprimente burocrazia statale e regionale”. Per il Segretario sardista, infatti “l’Amministrazione regionale spende annualmente 20,8 miliardi di Euro pari al 69,71% del PIL contro una media italiana del 52,79% e potrebbe perciò avere un ruolo fondamentale per l’economia della Sardegna, soprattutto in ragione della liquidità che sarebbe in grado di immettere nel circuito imprenditoriale sardo che invece – prosegue Colli – è spesso costretto a licenziare anche perché, paradossalmente, vi sono tempi di pagamento insostenibili, che superano di circa un mese la media italiana”. Una situazione “non più sostenibile” che porta Colli a rivolgere un suggerimento di primo interventoal Presidente Cappellacci: “La Giunta regionale potrebbe subito liberare dal vincolo illogico del patto di stabilità quei pagamenti agli EELL per i quali sussista la reciprocità del rapportodi residui attivi/passivi con la stessa Regione Sardegna. Una soluzione peraltro percorribile già dallo scorso mese di aprile e che potrebbe interessare fino a circa 360 milioni di pagamenti”.