Gravissimo attacco di Anas all'identità culturale della Sardegna

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“Assistiamo ancora una volta ad un gravissimo attacco di stampo coloniale alla lingua sarda e quindi alla nostra stessa identità di Popolo e bene ha fatto il Sindaco di Posada, Roberto Tola ad opporsi con fermezza alla incredibile richiesta di rimuovere i cartelli stradali recanti la toponomastica del paese in lingua sarda”. La dura presa di posizione arriva dal Segretario Nazionale del Psd’az Giovanni Angelo Colli che stigmatizza in una nota il perentorio invito pervenuto al comune di Posada da parte dell’Anas, ente gestore delle strade statali, per la immediata sostituzione dei cartelli stradali posti all’ingresso del paese, recanti la dicitura in lingua sarda “Pasada”. Per il Segretario sardista “si tratta di una pretesa che và contro i diritti di minoranza linguistica della Sardegna riconosciuti sia con la legge regionale n.26/97, che con la n. 482/99 e con lo stesso art. 6 della Carta Costituzionale del 1948”. Ma vi è un ulteriore aspetto della richiesta dell’Anas che ha provocato la reazione sardista: “L’intimazione alla sostituzione dei cartelli è stata resa perfino surreale dal suggerimento ivi contenuto, a sostituire quelli che per l’ente gestore delle strade statali sono cartelli fuori norma, con altri contenenti il toponimo del paese scritto su fondo marrone, come si usa per le indicazioni turistiche e dunque, equiparando di fatto – precisa Colli – anche la lingua sarda a manifestazione meramente folcloristica, benché dovrebbe essere un fatto ormai acquisito che la Sardegna ha tutti i diritti di scrivere la toponomastica in lingua sarda, proprio grazie allo status di minoranza linguistica storica”. Da qui il sollecito di Colli: “è ora di tutelare effettivamente con azioni concrete la nostra identità culturale inserendo il tema della lingua sarda fra i temi di confronto con lo Stato italiano”.