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Iscriviti al Partidu Sardu - Partito Sardo d’Azione!!!

Iscriviti al “Partidu Sardu – Partito Sardo d’Azione”, la libera associazione di coloro che si propongono, attraverso l’azione politica, di affermare la sovranità del popolo sardo sul proprio territorio, e di condurre la Nazione Sarda all'indipendenza.

Il Tesseramento al “Partidu Sardu – Partito Sardo d’Azione” scade il 30 settembre 2017. Le corrette procedure di iscrizione e rinnovo del tesseramento, sono contenute nel REGOLAMENTO PER IL TESSERAMENTO

 

Per iscriversi, bisogna compilare l’apposito modulo e versare contestualmente la quota associativa fissata, di anno in anno, dal Consiglio Nazionale (per l'anno corrente è di 20 euro).

Il versamento cumulativo delle quote associative degli iscritti deve essere effettuato a favore di: PARTITO SARDO D’AZIONE SEGRETERIA NAZIONALE - Conto corrente postale n. 14900096; nella Causale si riporta la dicitura “Tesseramento” accompagnata dal nome della Sezione per il quale lo stesso viene effettuato. Il materiale relativo al tesseramento, corredato da copia della ricevuta di pagamento, dovrà essere trasmesso nei tempi previsti alla Segreteria Nazionale presso la sede di Viale Regina Margherita, 6 - 09125 Cagliari.

STAMPA IL BOLLETTINO POSTALE

 

La domanda di iscrizione al Partito va presentata, di norma, alla sezione territorialmente competente in ragione della residenza o del domicilio del richiedente.

STAMPA IL MODULO DI ISCRIZIONE AL PSD'AZ

 

Il direttivo di sezione si esprime sulla domanda entro sessanta giorni. L’eventuale diniego va motivato per iscritto e notificato al richiedente. In caso di rigetto dell’istanza o per l’inutile decorso dei sessanta giorni la domanda può essere ripresentata alla segreteria della federazione che, sentito obbligatoriamente il coordinamento, potrà motivatamente accoglierla entro i successivi sessanta giorni. La qualifica di sardista decorre dalla data di accettazione della domanda di tesseramento. La Sezione rilascia una tessera provvisoria valida per l’anno di iscrizione. Coloro che abbiano perduto a qualsiasi titolo la qualifica di sardista, qualora vengano meno i motivi di decadenza, possono chiedere il reintegro o la reiscrizione presentando istanza alla Direzione Nazionale che si esprime sulla domanda entro sessanta giorni. L’eventuale diniego può essere impugnato alla Commissione Nazionale di Garanzia. La tessera del Partito viene emessa dalla Segreteria Nazionale entro il 31 Dicembre di ogni anno dopo le prescritte verifiche che la Segreteria di Federazione è tenuta ad effettuare entro il 31 Ottobre, ed ha valore per l’anno successivo.

PERCHE’ SIAMO SARDISTI? (di Antonio Simon Mossa)

"Molti ce lo chiedono, perché siamo sardisti, perché persistiamo ad esserlo, soprattutto dopo che la nostra meta – la concessione dell’autonomia - è stata raggiunta. Molti ce lo dicono, ce lo ripetono fino alla nausea.

"Voi", dicono, "siete niente, non rappresentate niente, non significate niente. Voi siete morti dietro quattro mori bendati. Perché non venite con noi? Noi abbiamo idee, abbiamo mezzi, abbiamo programmi, entrature e amicizie. Noi 'possiamo', noi 'facciamo' venite con noi; vi accogliamo a braccia aperte!"

Davvero noi non siamo niente, non rappresentiamo niente, non significhiamo niente?

Che cosa vuol dire niente?

Niente vuol dire quel povero senatore o quel povero deputato (i nomi si possono scegliere a caso, i quali si agitano in frenetiche convulsioni nella grande camera della morte, come tonni che stanno per essere arpionati e si immergono agitando la coda nel sangue fresco del massacro giornaliero, proprio come alla tonnara).

Niente per noi significa colui che riceve prebende e doni, si ammanta di piume variopinte e di medaglie, che serve fedelmente i padroni di oggi, dimenticando e tradendo questa povera terra derelitta.

Noi non siamo niente.

E se non siamo niente perché ci offendete prima e ci lusingate dopo?

Perché ci invitate al banchetto nuziale?

Che figura possiamo fare con le nostre vesti lacere e la fame millenaria alla vostra mensa imbandita?

Noi non siamo niente e siamo morti.

Ma per voi è una sola la frase

che vi definisce: sarebbe meglio per voi se non foste mai nati!

Voi blaterate dalla mattina alla sera di libertà, di pane, di progresso, di riscossa.

Voi avete bisogno dell'ossigeno per non morire soffocati.

Noi no, che siamo morti.

Voi siete come i cani, che vi gettate sulle nostre spoglie, famelici e arrabbiati.

Voi siete i figli di Satana che non vedono la luce.

Voi siete i nostri carnefici e non siete mai sazi del nostro sangue.

Noi siamo morti.

Ma il nostro spirito e vivo.

Noi risorgeremo dalle ceneri.

Ma voi non conoscerete il nostro giorno.

Noi aspireremo i soavi odori del vostro rogo acceso sulle alture dell'imbecillità e del servaggio.

Ma noi non ci pieghiamo alla vostra falsa forza; né cadiamo di fronte all'impeto incontrollato della vostra forza, né cadiamo di fronte all’impeto incontrollato della vostra muta ululante.

Noi siamo la Sardegna, voi siete i Kapò dei dominatori.

Noi siamo liberi e conosciamo la Libertà e sappiamo quale sacrificio costi quella libertà che vogliamo sia patrimonio sacro dei sardi.

Noi abbiamo le nostre frontiere morali.

Voi No.

Voi avete le frontiere ideologiche tracciate dai vostri padroni.

Noi crediamo nella comunità dei popoli, perché noi siamo un popolo, e abbiamo diritto di farne parte.

Voi No.

Perché siete un gregge racchiuso fra staccionate opache.

Noi siamo gli orizzonti, e sentiamo che oltre gli orizzonti una umanità come la nostra vive e anela la stessa nostra libertà.

Voi siete accecati dalla vostra stessa immensa presunzione di eterni servi.

Voi di destra e di sinistra che ci lusingate, ci offendete e ci volete distruggere.

Noi siamo morti: perché siamo poveri.

Ma noi siamo sardisti e siamo gli unici difensori di questo popolo ridotto a un duro servaggio coloniale.

Si, noi siamo morti.

Ma voi siete oltre la vita e la morte, nelle putride lande del vostro Shéol.

E vi rimarrete fino a che sarà scomparso anche il ricordo di una razza di servi."

 

Antonio Simon Mossa

Si una limba non tenet cunsensu sotziale, polìticu e culturale, non est una limba!

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